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Categoria: Premi e ConCorsi
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Per ricordare insieme una pagina felice della storia dell'Italia e degli Italiani.


Premio Exodus 2015 a Paolo De BenedettiIl giorno 6 maggio a La Spezia presso la sala Dante Alighieri, si terrà la celebrazione del Premio Exodus 2015, promosso dalla Regione Liguria, dal Comune della Spezia e dalle Istituzione per i Servizi Culturali con patrocinio di UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane). Quest'anno a ricevere il Premio sarà Paolo De Benedetti, riconosciuto come il maggiore studioso italiano delle tradizioni bibliche e di teologia ebraica, distinguendosi per la capacità di evidenziare la portata etica del pensiero ebraico, in constante colloquio con le altre identità della cultura occidentale. Consegnano il Premio il sindaco della Spezia Massimo Federici, l’assessore della Regione Liguria Enrico Vesco, l’assessore ai Rapporti con l’Istituzione per i Servizi Culturali Luca Basile e Rabbino Dott. Giuseppe Momigliano, Rabbino Capo Di Genova e della Liguria e Presidente dell'Assemblea dei Rabbini d'Italia.

Alla cerimonia di consegna del Premio Exodus 2015, seguirà una  conversazione tra Paolo De Benedetti e Brunetto Salvarani dal titolo “Il Paradiso delle piccole cose”, tratto dall’ultimo lavoro di De Benedetti, un ‘intervista uscita recentemente per Imprimatur editore. Salvarani è docente di Teologia della Missione e del Dialogo presso la Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna ed è considerato uno dei maggiori esperti di dialogo interreligioso. Seguirà un'intervento di De Benedetti sull'esodo, portando il punto di vista che raccorda la vicenda storica del popolo ebraico con la dimensione della narrazione biblica.

Il Premio Exodus nasce nel 2000 e  celebra una delle più considerevoli pagine civili della  storia della città della Spezia, con il  riconoscimento a figure che si sono spese nel campo della solidarietà e della interculturalità e che hanno offerto un contributo al dialogo internazionale. Hanno ricevuto il Premio Exodus: Moni Ovadia, Elena Lowenthal, Gad Lerner, Emanuele Luzzati, Amos Luzzato, Predgrav Matvejevich, Clara Sereni, Yossi Harel (comandante della nave Exodus), Daniel Oren, Corrado Augias, Massimiliano Fuksas e David Grossman, Shirin Ebadi, Monsignor Vincenzo Paglia, Paolo Mieli, Kibbutz Ramot Menashe. Quest'anno inoltre il momento è particolare in quanto sono 70 anni dall'evento che il Premio celebra.

 La Spezia in Israele è indicata col nome di “Schàar Zion” Porta di Sion perché grazie a questo porto molti Ebrei riuscirono a raggiungere la Palestina subito dopo la Seconda Guerra mondiale. Nell’estate del 1945 fino alla primavera del 1948 oltre ventitremila ebrei riuscirono partendo dalla Spezia a lasciare l’Italia diretti in Palestina. Questo movimento di persone però fu fatto clandestinamente perché la potenza mandataria della Palestina, la Gran Bretagna, aveva  stabilito delle Leggi per regolamentare l’afflusso  in Palestina limitando a solo 75 mila ebrei in 5 anni. Questa regola ben presto divenen difficile da rispettare infatti dal Maggio 1945 una notevole corrente di ebrei cominciò ad affollare la Penisola così la prima nave di profughi, il Dallin (già Sirius) partì da Monopoli il 21 Agosto 1945 ma con soli 35 immigrati a bordo.

La Spezia divenne l’epicentro della questione dell’immigrazione ebraica nel cui  porto erano in allestimento due imbarcazioni, la Fede di Savona e il motoveliero Fenice, pronte a trasbordare 1014 profughi. La gente della Spezia aiutò i profughi e con l'intervento dei giornalisti di tutto il mondo e la visita a bordo di Harold Lasky, presidente dell’esecutivo del Partito Laburista britannico, si riuscì a convincere le autorità londinesi – le cui navi bloccavano l’uscita dal porto della Spezia – a togliere il blocco alle due imbarcazioni che salparono dal Golfo spezzino l’8 Maggio 1946.

Seguirono altri imbarchi, ma quello più eclatante fu quello intorno alla nave che prese il nome di Exodus che doveva realizzare l'impresa biblica dell'emigrazione di ben 4515 profughi. Raggiunse le coste della Palestina dove però venne attaccata dagli inglesi che causarono morti a bordo e che rimandarono la nave ad Amburgo sistemando le persone al campo di Poppendorf, un ex lager trasformato in campo di prigionia per gli ebrei e solo con la fine del mandato britannico i profughi poterono tornare in Palestina. Il nome di Exodus da allora vuole simboleggiare il desiderio di giustizia per l’emigrazione ebraica. Il 25 Aprile 2006 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alla Città della Spezia la medaglia d’oro al merito civile per l’aiuto prestato dalla popolazione spezzina ai profughi ebrei sopravvissuti alla seconda guerra mondiale.

L'evento sarà seguito in diretta anche dal Titolo con il servizio PHOTOLive a cura di Bianca Zanardi

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