I 200 librai del Bancarella hanno decretato i vincitori del Premio Selezione Bancarella 2013.
Tra i volumi che si fregeranno dell'ambita fascetta per questa 61° edizione ci sarà Il profumo delle bugie di Bruno Morchio, pubblicato da Garzanti. La sestina dei volumi vincitori del Premio Selezione verrà presentata a Cesena, venerdì 7 giugno, quando agli autori sarà consegnata la statuetta d'oro raffigurante il Libraio Pontremolese. Successivamente gli stessi autori inizieranno un percorso di presentazione delle loro opere che si concluderà la sera di domenica 21 luglio a Pontremoli con la proclamazione del vincitore del 61° Premio Bancarella.
Questo l’elenco dei sei libri vincitori il Premio selezione 2013:
IMPLOSION di M.J. Heron, De Agostini Libri, VIPERA di Maurizio De Giovanni, Einaudi, IL BAMBINO CON LA FIONDA di Vanna De Angelis, Piemme, TI PREGO LASCIATI ODIARE, di Anna Premoli, Newton Compton, IL PROFUMO DELLE BUGIE, di Bruno Morchio, Garzanti, L'ULTIMO SOGNO LONGOBARDO, di Ugo Moriano, Coedit.
Bruno Morchio vive e lavora a Genova come psicologo e psicoterapeuta. Ha pubblicato articoli su riviste di letteratura, psicologia e psicoanalisi ed è autore di altri sette romanzi, che hanno per protagonista l'investigatore privato Bacci Pagano. Sono apparsi in edizione Garzanti: Con la morte non si tratta, Le cose che non ti ho detto, Rossoamaro e Colpi di coda.
Il Bancarella nasce, come è noto, da una tradizione di emigrazione che ha visto la gente di Lunigiana e principalmente di Montereggio, paese dei librai, abbandonare la propria terra per trovare occasioni di lavoro. Singolare e fertile esito di tale vicenda è stata la diffusione del libro, celato entro gerle di vimini, in un'Italia che a fatica costruiva la propria identità nazionale.
A questa attitudine, che vede il libro incontrare la gente e soprattutto i giovani, resta fedele il premio organizzando presentazioni e incontri con le scolaresche italiane e con la popolazione per una promozione della lettura e dell'accesso alle librerie, il cui clima non asettico come quello dei grandi magazzini, induce alla riflessione e consente una scelta non dettata dagli input della pubblicità, ma dal ruolo del libraio che propone, indirizza ed aiuta a soddisfare i bisogni dei lettori.