Welfare Calabria

Confapi Calabria Sanità: Lavoriamo insieme per tutelare le fasce deboli.


La riforma del welfare in calabria  oggi  bloccata con la sentenza del TAR rischiava , cosi’ come concepita , di paralizzare la possibilità’ di accedere alle prestazioni socio-assistenziali da parte delle fasce deboli.  La compartecipazione alla spesa sociale chiesta agli utenti anche con  ISEE 0 e l’enorme impegno  economico chiesto ai comuni calabresi avrebbe  generato l’impossibilita’  di accedere alle prestazioni socio assistenziali da parte dei bisognosi su tutto il territorio calabrese.

 

Confapi Calabria da mesi ha evidenziato questi rischi , sostenendo davanti alla terza  commissione consiliare la necessita’ di un correttivo a quei regolamenti attuativi della L.R.23,  condivisi fino ad un certo punto ma non certo nella parte economica . Tanto e’ vero che la terza commissione del consiglio regionale recependo le istanze rappresentate e intravedendo le palesi ricadute drammatiche  sulle fasce deboli calabresi e sui territori, già’ a dicembre 2017 aveva imposto una battuta d’arresto all’entrata in vigore della riforma.

 

La Calabria non ‘merita’ ma pretende un welfare che risponda realmente al suo significato più’ pregnante di ridistribuzione di giustizia sociale . Fiduciosi nel  lavoro già’ avviato di correzione e giusto allineamento dei regolamenti per una riforma del Welfare vera e sostenibile per i cittadini calabresi.

 

Nella foto il Presidente Francesco Napoli

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